Il ruolo del colore nella costruzione dell' architettura

ALBERONERO

(In foto, Alberonero – 86+73, opera d’arte a cielo aperto a Mazara del Vallo)

Il potere dei colori: la connessione profonda tra clima cromatico ed emozioni

Quali sono gli aspetti che entrano in gioco nel definire il clima cromatico per un’architettura rivolta al benessere delle persone? Spesso pensiamo di scegliere i colori per i nostri spazi partendo da un gusto estetico o dalle tendenze del momento. In realtà dietro questa decisione c’è un meccanismo molto più profondo e spesso inconsapevole. Il rapporto tra colore e persona funziona come un canale di comunicazione a doppio senso. Da un lato, scegliamo inconsciamente certi colori perché rispecchiano il nostro modo di affrontare la vita quotidiana ed il nostro stato psico-fisico. Viceversa, i colori presenti negli ambienti hanno il potere di influenzare il nostro stato d’animo e di favorire un cambiamento positivo, aiutandoci a sentirci meglio e a trasformarci.

Oltre l’estetica: il colore come strumento progettuale

Chi si occupa di progettare e organizzare gli spazi sa quanto sia delicato il tema dei toni cromatici. Quando il cliente comprende le motivazioni profonde che spingono il progettista a suggerirgli un colore piuttosto che un altro e quando risulta percepibile che i fattori che guidano la proposta si basano sui suoi bisogni primari di benessere e possono contribuire davvero a migliorare la qualità della sua vita, allora l’alleanza diventa proficua.

SAUERBRUCH HUTTON

(In foto, Sauerbruch Hutton – Cologne Oval Offices)

Non esistono colori universali che vadano bene per tutti o che si debbano usare sempre in certi spazi. La soluzione cromatica più efficace nasce dal luogo, dalla funzione dell’ambiente e dalle caratteristiche personali del futuro abitante. Il colore ha il potere di suscitare emozioni. Basta anche solo sostare in ambienti dominati da una certa tonalità e ascoltare come ci si sente, per capire l’effetto che esso ha su di noi.

VALERIO OLGIATI

(In foto, Valerio Olgiati – Atelier Bardill)

La percezione dei colori di “fuoco”

Il rapporto con il colore affonda le sue radici in un’interazione antica tra uomo e natura, rappresentando fin dai tempi antichi una guida fondamentale per la sopravvivenza. Per esempio, i colori di “fuoco”, come il rosso ed il turchese, sono estremamente stimolanti: ci invitano a relazionarci con l’esterno e a concentrarci sui nostri obiettivi. Il rosso in particolare è associato al cuore e alla gioia di vivere. Tuttavia, un ambiente troppo rosso può generare nervosismo e tensione.

LUIS BARRAGAN

(In foto, Luis Barragan – Casa Gilardi)

Per esempio, una stanza completamente rossa può anche far percepire la temperatura più alta di qualche grado, aumentando l’attività muscolare e respiratoria. Il nostro subconscio lo collega alle situazioni di emergenza o di caccia, radicate nel nostro passato più remoto. Per questo motivo, è meglio inserire alcuni tocchi di rosso ben calibrati, evitando di dipingere intere pareti o stanze di questa tonalità.

LA MINERVETTA

(In foto, La Minervetta – Sorrento)

La percezione dei colori di “terra”

I colori della “terra”, come le sfumature dell’oro, ocra, beige, marrone, arancione e giallo, ci riportano a sensazioni di equilibrio, stabilità e radicamento. Questi toni, insieme al verde e al blu, sono i più presenti in natura e ci trasmettono un senso di connessione con il mondo che ci circonda.

CASA WABI TADAO ANDO

(In foto, Tadao Ando – Casa Wabi – Puerto Escondido)

Il verde ad esempio – associato alla crescita e alla flessibilità, proprio come le piante che si adattano e si sviluppano – ha un effetto calmante e rigenerante perché ci riconnette immediatamente alla natura, il nostro habitat naturale, ed è un colore perfetto in ambienti dove vogliamo favorire collaborazione e cooperazione tra le persone. Il blu invece, usato con moderazione, simboleggia calma e introspezione, aiutandoci a favorire il riposo e il relax.

VERDE SALVIA

(In foto, interni con tonalità dal verde salvia all’azzurro)

Il bianco e la sua ambivalenza: tra ariosità e distacco

Infine, quando sentiamo il bisogno di una stanza bianca, spesso è perché stiamo attraversando un momento di rinnovamento interiore, di riorganizzazione delle emozioni o di chiarezza mentale. Tuttavia anche il bianco va ben dosato poichè se esso diventa l’unico colore si potrebbero viceversa creare atmosfere fredde e distaccate, dove tutto sembra bloccato e impersonale.
Come sempre, a creare il giusto effetto d’insieme contribuiscono gli equilibri ed i giusti accostamenti tra le cose.

FUJIMOTO

(In foto, Sou Fujimoto Architects – House NA)