
FUORI-ONDA nasce dal desiderio di narrare gli spazi di un cantiere edile da un punto di vista inusuale, attraverso il racconto video fotografico di incursioni performative ospitate al suo interno in uno dei momenti di pausa dalle tradizionali lavorazioni di cantiere.
E’ così che all’alba prima dell’arrivo degli operai, o a conclusione della giornata lavorativa, livelle, martelli pneumatici, caschi e tute da lavoro lasciano temporaneamente il posto ai passi leggeri della danza o alle vibrazioni sonore di uno strumento musicale.
Il performer, sperimentando attraverso il movimento e il suono lo spazio, la materia, le luci e le ombre caratteristici del cantiere in fieri, anticipa in forma artistica quell’occupazione e quel vivere autenticamente i luoghi che è il fine ultimo del costruire architettura. Il luogo del cantiere acquisisce così una diversa personalità ed evoca suggestioni alternative.
Con FUORI-ONDA sono entrato in punta di piedi nel futuro di un luogo che un giorno sarà abitato, custodito e vissuto. Nel momento in cui il corpo danzante abita lo spazio accoglie le vedute, le concordanze di forme e la materia che lo compongono per trasformarlo in una memoria fotografica, una traccia in movimento ed anche un buon augurio per chi un giorno varcherà la soglia per infine abitarci.
Ricordo le prime luci dell’alba, lo staff disponibile ed entusiasta nel far convivere diverse anime artistiche e la libertà nello spaziare attraverso i luoghi facendosi ispirare da tutto ciò che è un cantiere in corso. FUORI-ONDA è stato una boccata d’ossigeno a pieni polmoni, un progetto ‘sensibile’ in cui ho danzato il fascino del divenire, di ciò che è stato e di ciò che sarebbe divenuto.
FUORI-ONDA è stato puro divertimento e bellezza: la gioia di sperimentare uno spazio privato, lasciando che il corpo lo abitasse. Molto interessante anche riguardare a posteriori il flow della pratica yoga, che risultava in totale sintonia con l’architettura. Una conferma che il corpo ha una sua intelligenza e quando lo si lascia fluire esso entra in perfetta sinergia con lo spazio che lo accoglie.Non puoi copiare il contenuto di questa pagina